Storia
della medicina naturale
di Luigina Armieri
Sono
tre i periodi storici in cui si possono raggruppare i progressi
della conoscenza e l’utilizzo delle piante medicinali:
civiltà egizia, civiltà greca e romana.
Queste
tre civiltà grazie agli Arabi hanno dato notizie ai
popoli dell’Europa. Furono soprattutto i Greci e in
seguito i Romani che ereditarono le notizie dagli Egiziani.
Aristotele
fu il primo che si interessò di botanica e scienze
naturali; Ippocrate "padre della medicina"
nei trattati noti come Corpus Hippocraticum prescrisse il
rimedio vegetale per ogni malattia,oltre che la terapia relativa.
Il greco
Galeno, sarà colui che legherà
il suo nome a quello che ancora oggi è chiamata "Scuola
galenica" o "Farmacia galenica".
Praticamente, c’è una distinzione tra l’utilizzo
di "piante spontanee" essiccate ed i "preparati
galenici" per i quali si usano solventi
come alcol, acqua, aceto per concentrare i principi attivi
della droga, che vengono usati per la preparazione di unguenti,
impiastri e altri preparati galenici.
Fu durante
il Medioevo che la medicina fu dominata dalla Scuola
salernitana, gli studiosi di quella scuola divulgarono
opere della medicina greca.
Ruggero da Salerno fu colui che diede inizio
alla chirurgia di quei tempi.
Ed è
sempre dal Medioevo che si tramanda il ricordo della suora
benedettina, ricordata come la santa guaritrice Ildegarda
che mise in luce parecchie piante. Nel 1735 C.
Linneo, grande naturalista svedese, fece la distinzione
e classificazione del Regno Vegetale.
Ma solo
nel diciassettesimo secolo l’uso del microscopio permise
di conoscere meglio la complessa struttura dei vegetali. Ciò
fece si che nel XIX secolo si ebbe il primo concetto di cellula,
elemento fondamentale di tutti i tessuti animali e vegetali,
nasce così l’istologia o scienza dei tessuti.
Soprattutto
il progresso della chimica della materia vivente o biochimica
permise di riconoscere e isolare i principi attivi delle piante
medicinali.
Da allora si riconoscono le proprietà terapeutiche
delle piante dai componenti chimici che esse contengono.
La droga
vegetale è un prodotto vivente : si ritiene che la
"terapia dolce" sia meglio
tollerata dall’organismo umano delle sostanze interamente
sintetiche.